Perché mi candido

Perché penso che, oggi ancora più di ieri, serva impegnarsi, spendersi in politica in prima persona, come atto di responsabilità contro i deliri sovranisti e populisti che stanno abbruttendo l’Italia, l’Europa e altri parti del mondo.

Perché è urgente e necessario battersi con serietà, pacatezza e competenza contro leader politici e amministratori che si muovono per slogan sterili, che istigano gli istinti più bassi delle persone, che hanno voluto svilire il valore delle istituzioni e del fare politica, che hanno gettato il Paese nella più seria palude culturale degli ultimi vent’anni.

Perché dobbiamo assolutamente evitare che l’Emilia-Romagna – esempio virtuoso, da decenni, nel campo sanitario, educativo, dei diritti civili e dell’economia – perda tutto quello che ha saputo costruire nel tempo, consegnandosi a questa Lega e a questa destra impresentabili e pericolose.

Perché serve coraggio e occorre dire chiaramente agli elettori che il PD – dopo una lunga fase di travaglio interno – ha svoltato e ha finalmente imboccato la strada, grazie anche al nostro Segretario Zingaretti, per tornare ad essere con più impegno quella forza di centrosinistra che ha prima di tutto a cuore le persone più fragili, che non trovano lavoro e che soffrono gli effetti della crisi economica e sociale.

Perché chi, come me, ha sempre vissuto la politica autenticamente come mero servizio e impegno civico, crede fermamente che al PD serva una linfa nuova, frutto di idee innovative e di tante persone motivate e competenti, provenienti dal mondo delle professioni e del volontariato, che siano portatori di quel saper fare che, a volte, l’establishment politico ha dimenticato.

Perché conosco la macchina amministrativa regionale molto bene e posso portare la mia esperienza lavorativa, iniziata nel 1994, nel campo dei servizi culturali. Quei servizi culturali che hanno contribuito in maniera determinante, dal Dopoguerra in poi, alla crescita dell’Emilia-Romagna e delle nostre comunità. E che, ancora oggi, possono rappresentare uno straordinario strumento per il rilancio dell’Italia ed un pilastro fondamentale per arginare il tentativo della Lega di trascinare il nostro Paese verso una società senza più rispetto per le persone e per l’ambiente, senza futuro per i nostri giovani e senza tutele per chi giovane non è più.